Il Forum Europeo della Disabilità è ad oggi la più grande organizzazione ad ombrello rappresentativa delle persone disabili in Europa. Quest’anno è stata invitata a partecipare la Dott.ssa Chiara Lastrico, coordinatrice del Centro Ambulatoriale Boggiano Pico, polo specializzato nel trattamento dei disturbi del neurosviluppo dell’Opera Don Orione Genova.
Niente su di noi senza noi”, “niente su di voi senza di voi”, questo è il motto in occasione del V Forum Europeo della disabilità che si è tenuto lo scorso 23 maggio a Bruxelles presso il Parlamento Europeo e che rappresenta gli interessi di 100 milioni di persone disabili. Gli obiettivi del Forum, al quale ho di partecipato in rappresentanza del Centro Boggiano Pico, polo specializzato nel trattamento e nella riabilitazione dei disturbi del neurosviluppo dell’Opera Don Orione Genova, sono molteplici; tra essi spicca il Manifesto sull’Elezioni Europee (proposto e adottato ufficialmente) che delinea le priorità chiave per le persone con disabilità. Queste persone, stabilisce il Manifesto, devono veder soddisfatti e contemplati i loro diritti dalle istituzioni dell’Unione Europea, nel pieno rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità redatta nel 2006 e divenuta legge nel 2009. I temi principali che le delegazioni dei paesi membri hanno sottoposto all’attenzione dei Parlamentari Europei sono stati prevalentemente inerenti i diritti delle persone con disabilità, così che i parlamentari stessi potessero prenderne coscienza e recepirli per adoperarsi affinché vengano tradotti in legislazione comunitaria.
Assicurare la partecipazione delle persone con disabilità alla vita politica e pubblica, proibire la discriminazione basata sulla disabilità che riguarda le forme intersezionali e multiple di discriminazione in tutti i settori della vita, è un preciso compito degli organi legiferanti e dei rappresentanti che li costituiscono. Attenzione è stata posta dai Parlamentari sulla necessità di occuparsi della situazione specifica delle donne e delle giovani disabili in tutte le politiche pertinenti. La ratifica della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, è stata auspicata insieme a misure specifiche per realizzare i diritti sanciti dalla Convenzione per le persone con fragili a più alto rischio di esclusione, come le persone che vivono in istituti, quelle con elevate esigenze di sostegno, le persone sordocieche, le persone con disabilità intellettive e psicosociali, nonché le persone con disturbo dello spettro autistico, con demenza e con disabilità anche in condizione di povertà. Elemento imprescindibile è assicurare e garantire misure adeguate per promuovere la vita indipendente e i servizi di vita basati su una comunità inclusiva che consenta la piena ed effettiva partecipazione. Importante anche il tema delle azioni orientate al miglioramento delle condizioni dei lavoratori in ambienti protetti, garantendo il sostegno necessario alla transizione verso il libero mercato del lavoro.
L’occasione dell’incontro della delegazione degli enti con i parlamentari italiani ha consentito di chiedere ai nostri rappresentanti l’impegno a sostenere la popolazione più fragile per vedere trasformate in realtà le opportunità di una vera inclusione scolastica per quanto riguarda i bambini, ma anche l’inclusione lavorativa e sociale per gli adulti. Un impegno concreto affinché i fondi europei già esistenti vadano destinati al sostegno dei progetti di vita autonoma in modo che il maggior numero di giovani adulti possibile possa avere un futuro caratterizzato dal diritto all’ abitare.
Di ugual rilevanza poi l’auspicata adozione di una “carta di disabilità” comune a tutta l’Unione Europea che garantisca il riconoscimento reciproco dello stato di disabilità in tutti gli Stati membri, che sia garante dell’accesso non solo alle strutture preposte al tempo libero, alla cultura e allo sport, ma a tutti i servizi specifici, compresi i trasporti e tutti gli altri esercizi commerciali.
In questi anni di pandemia, caratterizzati da un’emergenza sociale di grandi proporzioni, deve persistere la consapevolezza che esista un patto di giustizia da ricostruire: le sfide sono immense. Mi piace credere, e il Forum ne è stata la prova tangibile, che, con i dovuti supporti, tutto sia ancora possibile.
Chiara Lastrico
Coordinatrice del Centro Ambulatoriale Boggiano Pico
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